Quella mattina Sabatino D'Angelo aveva un impegno in Municipio, doveva recarsi lì in qualità di consigliere comunale. Era in ritardo e non si era ancora sbarbato. Ci teneva a presentarsi in ghingheri, con l'aspetto curato; decise così che lungo il cammino avrebbe fatto tappa dal barbiere. Non lo faceva abitualmente, di solito si radeva a casa da solo, eccetto che per occasioni speciali.
Sabatino rimane un personaggio controverso, magnifico per certi aspetti, artefice della sua rovina per altri. Certamente prima di snocciolare giudizi su di lui bisogna collocarlo nel giusto contesto storico: la società di tardo '800. Fulcro di questa società era la famiglia patriarcale nel cui ambito i ruoli erano nettamente separati. La figura principale era il capofamiglia, padre e padrone della sua prole. Fin dalla tenera età i figli venivano trattati con distacco per abituarli alla sottomissione. Ancora bambini venivano avviati al lavoro, assegnando loro vari compiti. I figli più adulti quando non lavoravano per il padre rimettevano in famiglia i loro guadagni. La donna non aveva quasi voce in capitolo, anche lei era proprietà del marito ed a lui sottomessa. Sabatino D'Angelo dunque era figlio del suo tempo, ma nessuno lo ricorda come un uomo arcigno anzi era una persona bonaria. Amava la vita e in qualche modo pensava in grande. Lo aveva fatto quando aveva mandato suo figlio primogenito Umberto all'Accademia militare di Parma, voleva per lui un futuro diverso, che salisse di un gradino nella scala sociale.
Quella mattina dunque si recò dal barbiere per presentarsi nel migliore dei modi in Municipio. Ma qualcosa andò storto. Il barbiere aveva frettolosamente pulito i ferri del mestiere senza disinfettarli a dovere. La sua incuria aveva lasciato annidare sulla lama germi patogeni portatori di un oscuro male. Sabatino ne fu contagiato. L'infezione si sviluppò dapprima in un focolaio latente che in modo subdolo faceva il suo corso. Nei giorni seguenti prese corpo e si manifestò con una pustola sul volto all'angolo della bocca. Poca roba, pensò Sabatino, un brufolo o cosa? Mentre lui la trascurava l'infezione si espandeva, si rafforzava, devastava. Venne finalmente ricoverato all'Ospedale di Pescara quando ormai le speranze di salvarlo erano esigue. Sua figlia Elena che in quell'anno sarebbe convolata a nozze volle fortemente anticipare il matrimonio per timore che suo padre non riuscisse a vederla sposa. Sabatino fu riportato a casa, il suo corpo era già una rovina. Allettato, nella sua reggia di terra combatteva con il prurito che gli tormentava soprattutto le gambe. La piccola Argentina era la sua ancella, con le sue mani tenere gli grattava le gambe quando lui glielo chiedeva. Si spense così il 18 marzo 1921 Sabatino D'Angelo all'età di 63 anni. La figlia Elena chiamò il suo primogenito Sabatino.
Monday, June 28, 2010
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OK then it looks like there were only 5 male children of that only 4 had children correct that could possibly carry on the D'Angelo name.
ReplyDeleteUmberto had 5 male children
Antonio had 1 male child
Giuseppe had only female children
Bernardo had no children
Able had 2 but don't know if they are male or female names sorry so we are loosing the d'Angelo name guess those old guys better start over again and get this show on the road HA HA HA
Purtroppo la famiglia D'Angelo italiana non ha tante chances di sopravvivenza del cognome. Solo Sabatino e Gianfilippo continuano e a loro volta hanno rispettivamente 1 maschio e una coppia. Nessun piccolo D'Angelo per il momento. Le speranze sono tutte oltreoceano, nei Diangelo.
ReplyDeleteFranca