19 agosto 1913: il piroscafo Mendoza lascia il porto di Napoli e si prepara a una nuova traversata atlantica. Sul ponte, accalcato con altri emigranti in cerca di fortuna, c'è Antonio D'Angelo, classe 1889, il secondogenito della famiglia; va a raggiungere suo fratello a Baltimora. Umberto era partito qualche mese prima, lui militare di carriera, forte dei suoi tre anni e mezzo in fanteria, era andato in "avanscoperta". Ora, trovata una piccola sistemazione, poteva accogliere l'amato fratello, c'era posto anche per lui nella Pennsylvania Rail road. Umberto con i primi guadagni avrà probabilmente contribuito all'acquisto del biglietto di Antonio per la nave. A quell'epoca un biglietto in terza classe costava circa 200 lire equivalenti agli attuali 680 euro. Quando partì Antonio aveva 24 anni, aveva già svolto il suo anno di servizio di leva e sapeva leggere e scrivere. Quest'ultimo divenne requisito obbligatorio per entrare negli Stati Uniti nel 1917, quando una legge americana, allo scopo di ridurre il flusso migratorio, sancì che non sarebbero più stati ammessi gli analfabeti. A Ellis Island questi sarebbero stati respinti e reimbarcati.
Sulla nave la vita non era facile, sebbene nel 1913, quando i fratelli D'Angelo partirono, le condizioni a bordo fossero migliorate rispetto a prima; con i piroscafi a vapore, s'impiegavano in media 13/15 giorni per arrivare a New York. I primi emigranti, quelli di metà '800 (la prima ondata migratoria ci fu dopo l'unità d'Italia) viaggiavano sui velieri e i loro erano viaggi "allucinanti". Gli armatori, solitamente gente senza scrupoli, lucravano sulla vendita dei biglietti disinteressandosi delle condizioni di vita a bordo. Nulla era garantito, neppure i pasti e a farne le spese erano soprattutto i bambini che morivano a frotte. Lo stato italiano intervenne in questa carneficina con una legge del 1901 che regolamentava le condizioni minime di vita a bordo delle navi (presenza di un'infermeria, pasti quotidiani garantiti con distribuzione di carne, vino e caffè etc). Tuttavia i viaggi rimanevano durissimi; nei dormitori di terza classe, posti sottocoperta, si stava stipati, l'aria era irrespirabile; era buona norma ogni tanto salire sul ponte per riossigenarsi un pò ma stando sempre in guardia perchè le insidie erano tante e numerosi i furti. In queste condizioni Antonio D'Angelo attraversò l'Atlantico sbarcando il 3 settembre 1913 a Ellis Island.
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Antonio arrives
August 19, 1913: the ship Mendoza leaves the port of Naples and goes for a new Atlantic crossing. On deck, crowded with other immigrants in search of fortune, there's Antonio D'Angelo, born in 1889, the second son of the family; he goes to join his brother in Baltimore. Umberto had left some months before, he's military career, thanks to his three and half years in the infantry, went to "scout." Now found a small accommodation, he could accept the beloved brother, there was a place for him too in Pennsylvania Rail Road. Umberto with his early gains likely contributed to the purchase of the ticket of Antonio for the ship. At that time, a third class ticket cost about 200 lire equivalent to the current 680 euros. Antonio was 24 years old when he left, he had already served his year of military service and could read and write. The latter became mandatory requirement to enter the United States in 1917, when an American law, in order to reduce the migratory flow, declared that they would never have allowed the illiterates. At Ellis Island they were rejected and re-embarked.
Life on the ship was not easy, although in 1913, when the D'Angelo brothers departed, conditions on board were improved than before, with steamers, it took on average 13/15 days to arrive in New York . The first immigrants, those of half ‘800 (the first wave of immigration there was after the unification of Italy), were travelling on sailing ships and their voyages were terrible. Owners usually unscrupulous people, profiting from ticket sales no interest in living conditions on board. Nothing was guaranteed, even meals and were mostly children who were dying in droves. The Italian government intervened in this carnage with a 1901 law that regulated the minimum conditions for life on board (presence of an infirmary, with guaranteed daily distribution of meals of meat, wine and coffee etc). Yet travel remained very hard; dormitories third-class seats below deck was crowded, the air was stifling, it was a good idea to occasionally go on deck to reinvigorate for a while but being constantly on guard because there were so many pitfalls and numerous theft. Under these conditions, Antonio D'Angelo crossed the Atlantic landing September 3, 1913 at Ellis Island.
Sunday, June 13, 2010
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